8.2.11

Ai piromani della politica Laura Sadis preferisce preparazione e genuinità

Il 4 febbraio Laura Sadis era a letto con l'influenza e purtroppo non ha potuto partecipare alla cena di gala del Corpo civici pompieri della città di Lugano.
Ecco l'intervento che la Consigliera di Stato non ha avuto la possibilità di fare in occasione dell'evento:

"Egregio Signor Comandante del Corpo pompieri di Lugano;
 Stimati militi;
 Gentili Signore, Egregi Signori;

esattamente un anno fa – era la sera del 5 febbraio 2010 – presi la parola davanti a voi, rappresentando il Consiglio di Stato, per ringraziarvi a nome di tutti i ticinesi per il fondamentale ruolo che svolgete nella e per la società. Vi ringraziai e lodai quello che definii un “doppio e lodevole spirito”, vale a dire da una parte lo spirito di squadra, il cameratismo e l’organizzazione che caratterizza un’azione coordinata, rapida ed efficace; e dall’altra la presenza di spirito che i pericoli e la velocità d’azione impongono a chi, come voi, svolge un importante, dispendioso e a volte anche pericoloso servizio pubblico. Ma in quell’occasione proposi anche un paragone fra il mondo dei pompieri e quello della politica, il vostro mondo e il nostro mondo. Un paragone che mi permise di sottolineare
-          non solo la comunanza di valori fra pompieri e politici, in particolare l’amore, l’impegno e il sacrificio in favore della società,
-          ma soprattutto l’importanza del lavoro a lungo termine e della definizione di strategie preventive e anticipatorie; una definizione che guida l’attività dei pompieri e che deve – e troppo spesso ce lo si dimentica – guidare anche l’azione politica. Come i pompieri devono – oltre a spegnere il fuoco quando è già scoppiato – prepararsi duramente e sensibilizzare la cittadinanza sulla pericolosità di certi comportamenti, allo stesso modo la politica non può e non deve limitarsi a spegnere il fuoco dei problemi che emergono, ma deve anticipare e possibilmente disinnescare le situazioni problematiche. Il mio auspicio – avevo concluso un anno fa – è che la politica – proprio come i vigili del fuoco – prosegua su questa strada, quella della preparazione e della prevenzione.
Resto convinta di quanto espresso l’anno passato, anche se, innegabilmente, il periodo elettorale che volenti o nolenti stiamo vivendo – per alcuni da troppo tempo – risulta essere particolarmente caldo, pericoloso, esplosivo:
Ø      la preparazione e la prevenzione – pur presenti in gran parte degli attori politici ticinesi – è sempre meno visibile in un’arena politica in cui la contrapposizione prevale sull’approfondimento e il proclamo primeggia sulla soluzione;
Ø      mentre i piromani e i bombaroli aumentano a dismisura, con il doppio intento di riscuotere consenso elettorale e, ben più grave, di creare il caos,
-          cercando di carbonizzare non boschi, ma il duro lavoro di altri, in particolare di Governo e Parlamento;
-         cercando di sbriciolare le fondamenta non di palazzi, ma di certezze, di convinzioni, di benessere. Peccato.
A maggior ragione, in queste condizioni, la vostra presenza è oltremodo necessaria.

Ma torniamo alla politica, quella vera, genuina, non fondata unicamente su basi elettorali, bensì focalizzata sulle cittadine e i cittadini.

Una politica focalizzata naturalmente anche sui pompieri, in quanto le autorità cantonali devono impegnarsi a garantire le migliori condizioni di partenza per svolgere con efficacia e efficienza il fondamentale compito di servizio pubblico che, con coraggio e altruismo, vi siete assunti. È in questo ambito che si inserisce la revisione della legge sui pompieri, tutt’ora in corso: la consultazione ha dato esiti controversi e contrastanti e, di conseguenza, un gruppo di lavoro è stato creato con l’obiettivo di procedere agli approfondimenti del caso per arrivare ad una soluzione maggiormente condivisa sia dai Comuni che dai pompieri stessi.

Il Dipartimento delle Finanze e dell’Economia è sempre ben disposto a portare avanti una revisione della legge, ma deve però forgiarsi un maggiore consenso fra gli attori coinvolti: ci stiamo lavorando, ci lavoreremo, con lo stesso impegno che voi mettere nel difendere la cittadinanza dal fuoco. Un impegno per il quale – anche quest’anno – vi ringrazio di cuore, a nome del Governo, certo, ma anche e soprattutto a titolo personale. Grazie.       

Grazie per l’attenzione e buona serata di Gala a tutte e a tutti."


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